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Showing papers by "Sergio Ricci published in 2000"


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01 Mar 2000-Tumori
TL;DR: La terapia medica dei tumori neuroendocrini ha inizio negli anni Sessanta-Settanta con i primi approcci di chemioterapia e, poco dopo, dell'octreotide ha portato a notevoli progressi soprattutto nel controllo sintomatologico nei casi di tumori funzionanti.
Abstract: La terapia medica dei tumori neuroendocrini ha inizio negli anni Sessanta-Settanta con i primi approcci di chemioterapia. L'introduzione dell'interferone-a (IFN-a) all'inizio degli anni Ottanta e, poco dopo, dell'octreotide ha portato a notevoli progressi soprattutto nel controllo sintomatologico nei casi di tumori funzionanti. La recente disponibilita delle formulazioni a lento rilascio degli analoghi della somatostatina ha contribuito a migliorare notevolmente la compliance al trattamento. II trattamento dei tumori neuroendocrini vede la chirurgia quale momenta fondamentale nell'iter terapeutico, rappresentando l'unica possibilita di cura radicale. E comunque da considerare che la maggior parte dei pazienti presenta malattia avanzata 0 metastatica al momento della diagnosi; nondimeno in questi tumori la chirurgia riveste un ruolo importante anche in termini di citoriduzione, contribuendo al controllo del quadro clinico. In caso di malattia non resecabile possono essere considerate altre opzioni di trattamento locoregionale quali I'embolizzazione 0 la chemioembolizzazione delle lesioni epatiche, da sole 0 in associazione alIa terapia sistemica. II trapianto di fegato deve essere considerato in casi selezionati. Gli analoghi della somatostatina e l'IFN-a, da soli 0 in associazione, si sono dimostrati farmaci efficaci nella malattia metastatica, rappresentando generalmente la terapia d'elezione. La presenza di recettori per la somatostatina, documentabile mediante scintigrafia con lilindio-pentetreotide (octreoscan), epredittiva della risposta al trattamento con analoghi. II trattamento chemioterapico deve essere considerato solo a progressione di malattia 0 intrapreso nei tumori indifferenziati. La terapia radiometabolica con 1311-MIBG 0 con 90y DOTA costituisce un trattamento al momenta ancora in fase di valutazione (Figura I). La valutazione della risposta al trattamento nei tumori neuroendocrini deve considerare non solo la risposta obiettiva, rna anche la risposta biochimica e quella sintomatica. Infatti generalmente in questa tipo di patologia enota come il tasso di risposte obiettive sia pili basso che negli altri tumori solidi, mentre Ie risposte biochimiche e sintomatologiche risultano particolarmente significative. L'immunoterapia con IFN-a in III pazienti con tumori neuroendocrini metastatici ha dimostrato il 15% di risposte obiettive, rna il 42% di risposta sui marcatori e il 68% sui sintomi clinici. A partire dagli anni Settanta numerosi farmaci chemioterapici sono stati valutati nei tumori neuroendocrini gastroenteropancreatici. La streptozotocina (STZ), la doxorubicina (Doxo), il 5-fluorouracile (5-FU), la dacarbazina e il cisplatino sono stati identificati come gli agenti pili attivi. L'associazione STZ + 5-FU in pazienti con tumori neuroendocrini pancreatici ha dato il 45-54% di risposte obiettive della durata di 16-26 mesi, mentre l'associazione STZ + Doxo il 69% per una durata di 14 mesi (Tabella I). Le stesse combinazioni chemioterapiche impiegate in pazienti con classici tumori carcinoidi hanno dato tassi di risposta inferiori (10-30%) e di durata molto pili breve, general mente inferiore ai 3 mesi. In caso di tumori indifferenziati la combinazione cisplatino (COOP) + etoposide ha dato tassi di risposte obiettive del 67%, cosi da essere considerata il trattamento elettivo per queste forme. Gli analoghi della somatostatina hanno un ruolo rilevante nel trattamento della malattia metastatic a; i risultati dei primi studi effettuati con octreotide per via sottocutanea sono riportati nella Tabella 2.

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01 Mar 2000-Tumori
TL;DR: L'esame istologico ha permesso di formulare una diagnosi di tumore carcinoide e la successiva esecuzione di una scintigrafia con octreotide (octreoscan) e risuItata positiva a livello delle lesioni epatiche.
Abstract: II caso clinico in discussione si riferisce ad un paziente anziano di sesso maschile, delleta di 78 anni, giunto all'osservazione dell'Unita di Oncologia Medica dell'Universita di Pisa con sintomatologia suggestiva di tumore neuroendocrino, caratterizzata da diarrea e calo ponderale insorti da circa 5 mesi. Dopo aver documentato mediante clisma del colon a doppio contrasto una massa a livello del ceco e la presenza di lesioni ripetitive multiple a livello epatico mediante ecografia, il paziente estato sottoposto ad intervento chirurgico di emicolectomia destra e biopsia epatica. L'esame istologico ha permesso di formulare una diagnosi di tumore carcinoide e la successiva esecuzione di una scintigrafia con octreotide (octreoscan) e risuItata positiva a livello delle lesioni epatiche. E stato quindi eseguito un profilo completo dei marcatori tumorali che ha documentato l'aumento significativo dei livelli di acido 5-idrossindolacetico urinario (u-5-IHAA), della cromogranina A (p-CgA) e della 5idrossitriptamina (5-HT), con valori nei limiti della norma per quanta riguardava gli altri marker tumorali (Tabella 1). Seguendo l'iter diagnostico ritenuto attualmente pili corretto, e stata effettuata la caratterizzazione istologica e immunoistochimica, valutando oltre al grado di differenziazione della neoplasia, parametro oggi ritenuto rilevante dal punto di vista prognostico e terapeutico, i parametri seguenti (Tabella 2):