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Showing papers in "Annali Dell'universita' Di Ferrara in 1977"


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Maria Pia Moschen1
TL;DR: I risultati di questo lavoro generalizzano un principio di massimo forte (M. Miranda), e la difficolta risiede nei punti singolari delle superficie minime as discussed by the authors.
Abstract: I risultati di questo lavoro generalizzano un principio di massimo forte (M. Miranda). La difficolta risiede nei punti singolari delle superficie minime.

20 citations


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TL;DR: In this article, the authors reimpostano relazioni ereditarie, introducing the nozione di "stato" of the sistema definito in termini di quantita osservabili in un intervallo finito.
Abstract: L’uso di relazioni ereditarie con memoria infinita comporta la conoscenza della «storia» di grandezze fisiche nell’intervallo (— ∞,t]. Nel presente lavoro, prendendo in considerazione inizialmente il caso lineare, si reimpostano tali relazioni ereditarie introducendo la nozione di «stato» del sistema definito in termini di quantita osservabili in un intervallo finito. Nell’ultima parte si da un’estensione del procedimento a casi non lineari.

11 citations


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TL;DR: In this paper, an upper bound for λ 1(X) in terms of the Jung constant was derived for a Banach space, and a characteristic property of J 1-spaces was also proved.
Abstract: For a Banach spaceX the parameter λ1(X) is the infimum of the numbers a with the following property: for everyZ )X with dimZ/X=1 there exists a projectionP:Z→X with |P|≤a. We give an upper bound for λ1(X) in terms of the Jung constantJ(X). Some known and some new results are then deduced. A characteristic property ofJ1-spaces is also proved.

10 citations


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TL;DR: In this article, a metodo for associare soluzioni non banali, cioe non lineari, is presented, with the intention of associare ad ogni cono minimo singolare a soluzione della equazione delle superficie minime.
Abstract: Si riconsidera il problema della esistenza di soluzioni della equazione delle superficie minime su tutto lo spazio. Si presenta un metodo che, con ulteriori studi, potrebbe portare ad associare ad ogni cono minimo singolare una soluzione della equazione delle superficie minime su tutto lo spazio, intendendo che a coni diversi sono associate soluzioni diverse. E sottinteso che parliamo sempre di soluzioni non banali, cioe non lineari.

8 citations


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TL;DR: In this article, the problema di Dirichlet per l’equazione delle superfici di curvatura media assegnata con dato infinito is studied.
Abstract: In questo lavoro si studia il problema di Dirichlet per l’equazione delle superfici di curvatura media assegnata con dato infinito. Si dimostra una condizione necessaria e sufficiente affinche esista una soluzione. Si dimostra pure un teorema di unicita.

7 citations


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TL;DR: In this article, a proprieta isoperimetrica dellipersfera con un procedimento di induzione sulla dimensione dello spazio ambiente.
Abstract: Si dimostra la proprieta isoperimetrica dell’ipersfera con un procedimento di induzione sulla dimensione dello spazio ambiente. Tale procedimento e stato applicato con successo dal primo degli autori in problemi di teoria della capillarita.

6 citations


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TL;DR: In this article, the authors consider sistemi parabolici (E+ϖ/ϖt) di forma non variazionale e con coefficienti discontinui, and dimostra un teorema di isomorfismoW0p(Q)→Lp(q;RN) and un teoresma di regolarita locale negli spazi di Morrey.
Abstract: Nel cilindroQ=Ω×(0,T) si considerano sistemi parabolici (E+ϖ/ϖt) di forma non variazionale e con coefficienti discontinui, e si dimostra un teorema di isomorfismoW0p(Q)→Lp(Q;RN) e un teorema di regolarita locale negli spazi di Morrey.

6 citations


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TL;DR: In this article, a lavoro diamo dei teoremi di compattezza rispetto alla Γ-convergenza per alcune classi di funzionali dipendenti da un aperto limitato diRn and dalle derivate fino alla ordinem (m≥1) of una funzione di classe∞.
Abstract: In questo lavoro diamo dei teoremi di compattezza rispetto alla Γ-convergenza per alcune classi di funzionali dipendenti da un aperto limitato diRn e dalle derivate fino all’ordinem (m≥1) di una funzione di classe∞.

4 citations


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TL;DR: In this paper, caratterizzati i gruppi finiti i cui elementi di ordine 3 hanno centralizzante ciclico of ordine 6.
Abstract: Vengono caratterizzati i gruppi finiti i cui elementi di ordine 3 hanno centralizzante ciclico di ordine 6.

2 citations


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TL;DR: In this article, the duality of SISI rings was extended to the case of noetherian rings, studied by Vamos in [8] and Orsatti in [7].
Abstract: We extend to the case of SISI rings, studied by Vamos in [8], the duality for noetherian rings studied by Orsatti in [7].

2 citations


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TL;DR: In this paper, the authors define a category called normodistributive expansion of a categorical category, which is orthoquaternary and canonical isomorphisms between subquotients of the category are composable.
Abstract: Starting from a categoryC, verifying certain hypotheses, we define a categoryC♯ called normodistributive expansion ofC. The categoryC♯is orthoquaternary, then canonical isomorphisms between subquotients ofC♯ are composable. This is a generalization of the construction of the distributive expansion e♯ of an exact catagory e, which can be applied to a larger class of categories (including the category of groups).

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TL;DR: In this article, i rapporti sussistenti fra le topologie di caratteri and le E-compattificazioni dei moduli sopra un anello noetheriano are determinano i rapports sussistanti fra the topologia di carsatteri.
Abstract: Si determinano i rapporti sussistenti fra le topologie di caratteri e leE-compattificazioni dei moduli sopra un anello noetheriano; si considerano, in particolare, lel-compattificazioni (=E-compattificazioni linearmente compatte) e le compatti-ficazioni lineari.

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TL;DR: In this article, the problem of esistenza e regolarita di superfici non parametriche a curvatura media, with ostacoli discontinui e sottili nelle ipotesi, was investigated.
Abstract: In questo lavoro studio il problema dell’esistenza e regolarita di superfici non parametriche a curvatura mediaH(x) con ostacoli discontinui e sottili nelle ipotesi che\(H\left( x \right) \in O^{0,1} \left( {\bar \Omega } \right)\) e ∂Ω∈C 3 verifichino rispettivamente le condizioni (0.1), (0.2) e (0.3).

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TL;DR: In this paper, a class of categories for which necessary and sufficient conditions in order they have an orthodox quaternary symmetrization are expressible by means of lattice-like properties of subobjects, these one given by axiomsD1)-5).
Abstract: We point a class of categories for which necessary and sufficient conditions in order they have an orthodox quaternary symmetrization are expressible by means of lattice-like properties of subobjects, these one given by axiomsD1)-5).

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TL;DR: The authors introduce alcune operazioni sullo spazio delle funzioni di ripartizione e studiano, in corrispondenza, le proprieta dellentropia con errore.
Abstract: Si introducono alcune operazioni sullo spazio delle funzioni di ripartizione e si studiano, in corrispondenza, le proprieta dell’entropia con errore\(S_y \left( F \right) = - \int\limits_{R^* } {ln} \left[ {F\left( {x + y} \right) - F\left( {x - y} \right)} \right]dF\left( x \right) \left( {y > 0} \right)\).

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TL;DR: If S→2X is a surjective semigroup homomorphism, then the ultrafilters onX correspond biunivocally to the minimal prime ideals to the kernel.
Abstract: IfS→2X is a surjective semigroup homomorphism, then the ultrafilters onX correspond biunivocally to the minimal prime ideals to the kernel. Some examples are given.

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TL;DR: In this paper, anelli analitici (A, m) {X1, Xn} are considered to be eccellenti, i.e., anelli with sufficient derivazioni to guarantee the validita of criteri jacobiani.
Abstract: Nel presente lavoro studiamo il problema seguente: seA e un anellom-adico eccellente, e pure eccellente l’anello (A, m) {X1,…,Xn} delle serie ristrette? I risultati che presentiamo sono relativi ad anelli baseA di char. 0, ma con quozienti di char.p>0; essi sono basati su tecniche che sfruttano fortemente i criteri jacobiani di regolarita. Percio ci riferiamo sempre ad anelli base «di tipo analitico» (nel senso di [5], def. 1.1), cioe ad anelli muniti di un numero sufficiente di derivazioni, tale da garantire la validita di criteri jacobiani. Proviamo che, seA e locale regolare di tipo analitico eA/pA e finito come modulo su (A/pA)p, allora (A, m) {X1,…,Xn} e eccellente; evitando cosi, rispetto a [10] (teorema 10), ogni condizione restrittiva sui corpi residui. Estendiamo inoltre in modo naturale la definizione di anello di tipo analitico al caso non locale e troviamo condizioni necessarie e sufficienti per la permanenza dell’analiticita nel passaggio alle serie ristrette. Proviamo infine che gli anelli analitici sono eccellenti se lo sono modulop.

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TL;DR: In this article, a formula di rappresentazione per funzioni analitiche in un cono aperto Ω⊂R n is presented.
Abstract: Si prova una formula di rappresentazione per funzioni analitiche in un cono aperto Ω⊂R n

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TL;DR: The authors introduce le misureH n−1 σ (0<σ<1), ottenute mediante una costruzione di Caratheodory a partire dalla famiglia dei cilindri aperti per i quali il rapporto tra altezza e diametro di base non supera σ and se ne studiano le relazioni con la misura di Hausdorff (n−1)-dimensionale sulle frontiere di insiemi di perimetro finito.
Abstract: Si introducono le misureH n−1 σ (0<σ<1), ottenute mediante una costruzione di Caratheodory a partire dalla famiglia dei cilindri aperti per i quali il rapporto tra altezza e diametro di base non supera σ e se ne studiano le relazioni con la misura di Hausdorff (n−1)-dimensionale sulle frontiere di insiemi di perimetro finito.

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TL;DR: In this paper, it was shown that the step from some natural structure semigroup for a mathematical object X to the topology which this semigroup defines on the underlying set of X is often too early under taken: we gain then uniqueness-i t is clear that very different subsemigroups of 2 x can define the same topology on X.
Abstract: Let X be a set. When we want to define a topology on X, we usually s tar t with a basis for the open sets. F requen t ly such bases are closed under finite intersection, tha t is, they are subsemigroups of (2 x, (h). Perhaps the most familiar example is the following: Let X be a completely regular Hausdorff space. Denote by C(X) the ring of continuous reM-vMued functions on X, viewed as a semigroup under multiplication: a basis for the open sets is given by the collection {Coz/: / c C(X)}, where Coz 1 : = {x e X : /(x) =/= 0} (see W~LLA]~D [41]). Then Coz / n Coz g = Coz ]g; this means tha t this basis is indeed a subsemigroup of 2 x, bu t also tha t it m ay be bet ter to work directly with the semigroup (C(X), .). I n practice this is also always done, and not only in this case; the thesis of this paper is exact ly tha t the step from some natural structure semigroup for a mathemat ical object X to the topology which this semigroup defines on the underlying set of X is often too early under taken: we gain then uniqueness-i t is clear tha t very different subsemigroups of 2 x can define the same topology on X ~nd for this reason the concept of topological space ~v~s e r ec t ed -bu t we loose much algebraic structure which was perhaps originally present and after clothing X in the rigid cuirass of its topological type this algebraic structure is not more so accessible for our purposes. I n other terms: the semigToup 2th i s means ({0, 1}, . ) is too little to be capable to contain much more than the rather poor set---theoretieM information which gives us a topology; usually the topology we consider comes from very concrete ~nd often algebraically rather rich structures which we should conserve as long as we can. I n some sense one h~s also to think tha t the term topological structure refers to structures of a very different kind: a Zariski (~Stone-) topology is a very algebraic

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TL;DR: In this article, aperti affini di Spec (A) are caratterizzated for una varieta normale mediante la nozione di semifattorialita.
Abstract: Scopo di questa nota e quello di caratterizzare gli aperti affini di una varieta normale mediante la nozione di semifattorialita Il risultato principale e il seguente: un anelloA di «tipo geometrico» e localmente semifattoriale (risp semifattoriale) se e soltanto se gli aperti affini di Spec (A) sono tutti e soli i complementari dei supporti dei divisori di Cartier (risp de divisori principali) Analoghi risultati valgono per le varieta proiettive