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Showing papers in "JLIS.it in 2010"


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24 Oct 2010-JLIS.it
TL;DR: The Dublin Core Application Profile (DSP) as discussed by the authors is an example of an application profile based on the Description Set Profile (DSP) of RDF/XML, which usa tag and qualificatori di contenuto, scelto attraverso una tavola preliminare di corrispondenze.
Abstract: Le possibilita di integrazione tra ISBD e strumenti del web semantico sono esaminate attraverso il lavoro dei gruppi di studio creati dall'IFLA al fine di mappare i linguaggi di metadati usati dalle due realta. Uno dei principali progetti di collaborazione, nato nel 2008, e dedicato ai rapporti tra ISBD e XML. Uno specifico gruppo di lavoro ha deciso di mappare lo standard bibliografico direttamente con RDF/XML, di esprimere gli elementi di ISBD come proprieta e termini di RDF, i metadati come il Dublin Core Application Profile e il formato di uscita dei metadati come XSLT. Gli elementi di ISBD sono trattati nella struttura di RDF attraverso "triplette" soggetto – predicato – oggetto le quali, attraverso un Open Metadata Registry, sono legate ad un Uniform Resource Identifier (URI). Usare l'Application Profile di Dublin Core con ISBD facilita l'interscambio di metadati tra linguaggi usati nel Web, mentre le triplette, generate dalla mappatura con RDF, forniscono metadati controllati. Le basi di questa applicazione sono fornite da un Description Set Profile (DSP), che usa tag e qualificatori di contenuto, scelto attraverso una tavola preliminare di corrispondenze. Alcune biblioteche europee, come la British Library e la biblioteca universitaria di Mannheim, stanno sperimentando rispettivamente l’adozione del set ISBD properties per rappresentare, in RDF/XML, i record della British National Bibliography (BNB) e per migliorare le potenzialita di ricerca dell’opac. In questo contesto RDF si candida a essere lo strumento piu adatto al controllo bibliografico universale delle biblioteche del futuro.

13 citations


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06 Mar 2010-JLIS.it
TL;DR: In this paper, analisi del caso di studio rappresentato da cIRcle, l'istitutional digital repository della University of British Columbia (UBC), mostra problemi, rischi e soluzioni utili nella gestione di un archivio digitale, mostrando che l'esperienza degli archivisti puo essere utile per sviluppare sistemi legati a depositi di information not prettamente archivistici.
Abstract: L'articolo affronta le tematiche legate ai problemi della conservazione a lungo termine del contenuto degli archivi digitali. Il materiale d'archivio richiede un'attenzione speciale ad aspetti quali la credibilita, il valore giuridico, i diritti morali e legali e la privacy. La necessita di assicurare accessibilita e integrita ai dati informatici e tuttavia una problematica che attraversa tutti i campi dell'informatizzazione ed e strettamente legata a fattori come la frequente duplicazione e la corretta scelta dei metadadi. Attraverso l'analisi del caso di studio rappresentato da cIRcle, l'istitutional digital repository della University of British Columbia (UBC), il contributo mostra problemi, rischi e soluzioni utili nella gestione di un archivio digitale, mostrando che l'esperienza degli archivisti puo essere utile per sviluppare sistemi legati a depositi di informazione non prettamente archivistici.

10 citations


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14 Nov 2010-JLIS.it
TL;DR: La diffusione del QR code e tuttavia legata a due fondamentali caratteristiche: il possesso da parte dell'utente di uno smartphone e OPAC strutturati in modo da poter essere navigabili attraverso questo tipo di cellulari.
Abstract: Attraverso numerosi esempi, si analizzano gli usi finora sperimentati nelle biblioteche dei codici Quick Response (QR). Il QR e un codice a due dimensioni, formato da ‘pixel' neri e bianchi che si dispongono all'interno di una matrice di forma quadrata, contenente informazioni destinate a essere lette da uno smartphone o da altri dispositivi portatili. Scannerizzando questo codice (stampato su manifesti, quotidiani o didascalie), ed elaborandolo attraverso appositi software, si ottengono dati utili e informazioni aggiuntive su un oggetto, un prodotto o un servizio, senza dover digitare indirizzi web e senza dover fare alcuna ricerca supplementare. Contando sulla sempre piu ampia diffusione tra gli utenti di dispositivi portatili quali palmari e cellulari, alcune biblioteche stanno sperimentando l'uso di questo codice al fine di veicolare i servizi della biblioteca in modo amichevole e rapido. La Half Hollow Hills Community Library (New York), l'Abilene Christian University (Texas) e la San Diego State University Library, utilizzano codici QR per dare accesso a guide, manuali, piantine della biblioteca, contributi audio e video; mentre l'University of Huddersfield Library (Gran Bretagna) lo adotta in numerosi ambiti: collegamenti a risorse elettroniche, video esplicativi, link a siti utili, numeri telefonici e, soprattutto, come supporto all'OPAC della biblioteca. Anche l'OPAC dell'University of Bath Library incorpora automaticamente nelle registrazioni catalografiche di monografie e periodici QR che codificano autore, titolo e collocazione sullo scaffale. Numerose istituzioni stanno progettando di inserire questo utile strumento tra quelli forniti dalla propria biblioteca. La diffusione del QR code e tuttavia legata a due fondamentali caratteristiche: il possesso da parte dell'utente di uno smartphone e OPAC strutturati in modo da poter essere navigabili attraverso questo tipo di cellulari.

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27 Nov 2010-JLIS.it
TL;DR: The Virtual International Authority File (VIAF) as mentioned in this paper is an example of such a system, which is used by the Open Archive Initiative (OAI) for archiving documents.
Abstract: Il Virtual International Authority File (VIAF) e un esperimento congiunto della Library of Congress (LC), della Deutsche Nationalbibliothek (DNB) e della Bibliotheque Nationale de France (BNF) con Online Computer Library Center (OCLC). Nato nel 2000, il VIAF ha per obiettivo il collegamento mediante algoritmi di schiacciamento degli authority record delle agenzie nazionali partecipanti, messi in rete gratuitamente grazie ad un authority service globale. Attraverso la propria interfaccia questo sistema permette la ricerca virtuale di voci d’autorita di nomi personali, nella lingua, nella scrittura e nell'alfabeto utilizzati dall’utente. L'integrazione dei dati non avviene solo tramite la fusione di entita con nomi uguali, ma e stato elaborato un sistema basato sulle informazioni addizionali legate al nome personale, necessarie per confermare o respingere potenziali schiacciamenti di nomi. I punti di schiacciamento sono distinti in tre categorie: "forti", "moderati" e "deboli", assicurando in questo modo una maggiore sicurezza nella costruzione di enhanced record (record migliorati) virtuali. Il VIAF utilizza infatti un protocollo Open Archive Initiative (OAI), con un server centrale che raccoglie i metadati degli authority file delle agenzie nazionali o regionali. Il sistema e virtuale poiche l’authority record completo rimane nell’authority file di appartenenza, mentre i dati raccolti nel server centrale sono minimi. Attualmente le agenzie catalografiche che partecipano al progetto sono 18 e il loro numero e destinato ad incrementarsi. Per quanto la sua funzionalita sia fortemente legata alla precisione e alla qualita dei dati forniti dalle agenzie d'origine, le continue revisioni del VIAF stanno rendendo il sistema sempre piu coerente e affidabile.

5 citations


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21 Nov 2010-JLIS.it
TL;DR: Challenges in making users self confident while using library new tools and services are discussed, and possibile ways to convert negative impact into a positive one are examined, and thereby enhance the use of the newly introduced services in the library.
Abstract: In order to render effective services to its users, Libraries and Information Centres adopt and introduce new and innovative services. Depending on the exposure of users to these services, the services themselves will have a different impact on different users. A positive impact results in positive attitudes, and in a consequent preference for that service. The paper discusses these challenges in making users self confident while using library new tools and services, and examines possibile ways to convert negative impact into a positive one, and thereby enhance the use of the newly introduced services in the library.

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22 May 2010-JLIS.it
TL;DR: In this article, a panorama of social peer review, modello di valutazione piu consono alla natura della ricerca umanistica, presenta numerosi esempi sperimentali fondati su metodi sia qualitativi che quantitativo, i quali non hanno tuttavia ancora assunto una forma soddisfacente e un'ampia diffusione.
Abstract: L'articolo affronta il tema della valutazione dei contributi pubblicati in riviste specializzate di ambito umanistico. I metodi di valutazione, qualitativi ( ex-ante ) e quantitativi ( ex-post ), sono diventati negli ultimi 50 anni uno strumento fondamentale della ricerca accademica. Il contributo traccia una ricostruzione dell'evoluzione dei metodi di valutazione e descrive il meccanismo e le differenti tipologie di peer review , una prassi consolidata per le scienze esatte ma poco applicata al contesto delle scienze umane, a causa di ragioni storiche, epistemologiche ed economiche. Alcune forme sperimentali di peer review indotte dal digitale e, in particolare, di nuove forme di valutazione nate nel contesto del web sociale (web 2.0), hanno cominciato a essere utilizzate per fondare una nuova pratica valutativa della ricerca nelle scienze umane. Questo panorama di social peer review , modello di valutazione piu consono alla natura della ricerca umanistica, presenta numerosi esempi sperimentali fondati su metodi sia qualitativi che quantitativi, i quali non hanno tuttavia ancora assunto una forma soddisfacente e un'ampia diffusione. Essi si limitano attualmente a rappresentare una valida alternativa al fine di contribuire al dibattito accademico-culturale e ad elevare il livello della qualita della ricerca umanistica.

3 citations


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24 Apr 2010-JLIS.it
TL;DR: This contributions examines carefully agreements and possibilities of a mapping between topic maps and the main archival descriptive standards, presenting and example using ISAAR(CPF), highlighting the scalability and flexibility options offered.
Abstract: The article presents a reflection on the possibility to insert and manage archival description within the semantic web. The chosen language for this attempt is the one of Topic Maps, standard ISO 13250, a web semantic technology collateral to RDF. Through using TMCL (Topic Maps Constraint Language), the main construction will be presented, highlighting the scalability and flexibility options offered. The data model of Topic Maps defines some elements (constructions in the vocabulary) that, if combined, allow to express and codify a illimited range of descriptions and relations; moreover, they allows to manage multiple indexes disambiguating different terms. This contributions examines carefully agreements and possibilities of a mapping between topic maps and the main archival descriptive standards, presenting and example using ISAAR(CPF). The data in a description like this should integrate with the choosen language, showing practical advantages in extra supply tools, in exchanging data with other archivistic informative systems, and in in building flexible interface.

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01 Nov 2010-JLIS.it
TL;DR: The proper rightholder search cost should be assessed as an additional cost to something that is in the nature of the agreements, and the terms and conditions to achieve this assessment are set.
Abstract: Rights management for digital library programs is affected by high transaction costs and this calls for new schemes of collective management Voluntary Stakeholders Agreements (VSA) is proposed as a solution However, there is a need to reshape the way of defining the scope of such agreements In the past, the scope was set by limiting the type of uses licensed in the collective agreement, while other uses, pertaining the primary exploitation of works, remain in the sphere of direct management by the rightholder In the agreements under discussion in several countries in relation to digital library initiatives, the scope is rather defined through limiting the type of works included in the agreement, while the licensed use is broad, including full making available in the Internet A key distinction is the commercial status of a work, if it is in-print or out-of-printSuch new VSAs require innovative forms of managing of rights information, ie set of metadata referred to rights management A significant part of transaction costs derives from the search of rightholders, and thus there is a trend to call for reducing or even abolishing the need for this search However, the identification of the right status (public domain vs in-copyright) and the commercial status (in print vs out of print) requires a title by title management of information, which is inevitable because of the characteristics of the emerging VSAs The proper rightholder search cost should be assessed as an additional cost to something that is in the nature of the agreements The paper tries to set the terms and conditions to achieve this assessment, and to figure out practical solutions to the problem

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08 Apr 2010-JLIS.it
TL;DR: In this article, analisi dei risultati dell'esercizio pilota, l'archivio e il sistema di elaborazione di datai in esso contenuti are presented.
Abstract: Il presente lavoro esamina l'esperienza dell'utilizzo dell'archivio istituzionale dell'Universita degli Studi di Milano come fonte di informazione per la valutazione interna dei prodotti della ricerca dei Dipartimenti della Facolta di Lettere e Filosofia. Attraverso l'analisi dei risultati dell'esercizio pilota, l'archivio e il sistema di elaborazione di dati in esso contenuti si sono rivelati un ottimo strumento per l'aggregazione e l'analisi di grandi quantita di metadati bibliografici qualitativamente affidabili e utilizzabili per esercizi di valutazione all'interno dell'ateneo. La comparabilita con altri atenei si e invece rivelata difficile, poiche l'utilizzo degli archivi non e ancora generalizzato e non vi sono garanzie rispetto alla copertura e all'esaustivita dei dati in essi contenuti. Ne deriva in primo luogo la necessita di estendere questa prassi con modalita concordate, come ad esempio attraverso le raccomandazioni prodotte in tal senso dalla CRUI. Inoltre, un tale approccio open access non limita le sue potenzialita a una facilitazione nell'accesso alle informazioni, ma ne modifica la stessa modalita di fruizione. Lo scenario valutativo dovra quindi forzatamente adattarsi al nuovo quadro, esattamente come la circolazione delle informazioni via web ha modificato la misurabilita dei contributi forniti rispetto agli esiti registrati nelle stesse pubblicazioni.

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09 Nov 2010-JLIS.it
TL;DR: Benefits for libraries using cloud computing concern the quality of services, and the infrastructural and management cost control, in particular regarding the digital preservation.
Abstract: The expression Cloud Computing is used for referring to a variety of platforms supplying application and resources displaced into the net. Applications to libraries are many: email services; the possibility of developing new tasks without investing resources in hardware; digital resources preservation; library catalogue management, and so on. One of the strongest aspects of this system is the flexible payment (pay-as-you-go), depending on release ways and on real usage. Benefits for libraries using cloud computing concern the quality of services, and the infrastructural and management cost control, in particular regarding the digital preservation. This kind of technology can present negative aspects related to the strong dependency from internet, to data safety, and to the lack of standards and shared metrics.

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01 Nov 2010-JLIS.it
TL;DR: FRAD's origins, structure and themes (Functional Requirements for Authority Data), a conceptual model developed by IFLA to analyze authority data through an entity-relationship perspective, are reviewed.
Abstract: This article reviews FRAD's origins, structure and themes (Functional Requirements for Authority Data), a conceptual model developed by IFLA to analyze authority data through an entity-relationship perspective. The first section concerns the development of the document, from constitution of FRANAR in 1999 to the publication of FRAD in 2009. The following three sections are dedicated to innovations and features of the model: the entities, represented by sixteen essential elements of FRAD's framework, the attributes, namely the data held by entities, and the relationships, the dynamic part of FRAD's system. Finally, we briefly introduce the four user tasks and we reconstruct the reciprocal influences between FRAD and other important library science documents published in recent years.

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06 Mar 2010-JLIS.it
TL;DR: The article presents the work of Elaine Svenonius The Intellectual Foundation of Information Organization, translated in Italian and published by Le Lettere of Florence, within the series Pinakes, with the title Il fondamento intellettuale della organizzazione dell’informazione.
Abstract: The article presents the work of Elaine Svenonius The Intellectual Foundation of Information Organization , translated in Italian and published by Le Lettere of Florence, within the series Pinakes, with the title Il fondamento intellettuale dell’organizzazione dell’informazione . The Intellectual Foundation of Information Organization defines the theoretical aspects of library science, its philosophical basics and principles, the purposes that must be kept in mind, abstracting from the technology used in a library. The book deals with information organization and bibliographic universe, in particular using the bibliographic entities defined in FRBR, at first. Then, it analyzes all the specific languages by which works and subjects are treated. This work, already acknowledged as a classic, organizes, synthesizes and make easily understood the whole complex of knowledge, practices and procedures developed in the last 150 years.

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21 Nov 2010-JLIS.it
TL;DR: The circulation and sharing of contents in biobanks is approached with the study of the normative statutes of these institutions, with careful attention to copyright, related to the quality of the patented object: organic and living material.
Abstract: The circulation and sharing of contents in biobanks is approached with the study of the normative statutes of these institutions, with careful attention to copyright Such institutions are an organized set of human biological specimens with diagnostic, therapeutic, and research aims Since the issue is quite new, their statutes are controversial; moreover, the exploitation of new detections is particularly complicated The ownership of samples (tissues, cells, organs) and the ownership of the biobank as the entity managing the database is crucial in order to determine any rights on researches that can be patented The sui generic right in Europe states some rights for the database builder, whom allocates economic resources to organize information However, the main issue of this kind of databases is related to the quality of the patented object: organic and living material Regarding this fact, there exist stances for privatizing those biological specimens, while the majority consider models of open data sharing as a more suitable way, considering organic samples as “commons” The latter tendency seems to predominate, protecting the human body and its genome from economical exploitation, although acknowledging some kinds of profits related to the intellectual property

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03 May 2010-JLIS.it
TL;DR: This paper deals with lack of FRBR-zation of present online catalogues and with a way to organize on the shelves resources by FRBR entities using Colon Classification book number, which is better than Cutter-Sanborn system.
Abstract: This paper deals with lack of FRBR-zation of present online catalogues and with a way to organize on the shelves resources by FRBR entities using Colon Classification book number. Main results of this analysis are: categories expressed by FBRB were already identified by Ranganathan in its bibliographic system; Colon classification book number allows a higher degree of arrangement of bibliographic resources, i.e. compliant to FRBR entities; also for this reason, Colon classification book number is better than Cutter-Sanborn system; in Classified Catalogue ideated by Ranganathan both the aspects of cataloguing (semantic and semiotic) are integrated; facet formula for book number is a special device that allows to switch from classification to identification of bibliographic resources, inasmuch book number is an identifying device included in a classification system.

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24 Apr 2010-JLIS.it
TL;DR: In this paper, a riflessione sulla possibilita di inserire e gestire le descrizioni archivistiche direttamente nel web semantico is presented.
Abstract: L'articolo presenta una riflessione sulla possibilita di inserire e gestire le descrizioni archivistiche direttamente nel web semantico. Il linguaggio prescelto per tale scopo e quello delle Topic Maps, standard ISO 13250, tecnologia del web semantico parallela a RDF. Attraverso l'uso del linguaggio TMCL (Topic Maps Constraint Language), verranno presentati i principali costrutti, evidenziando le potenzialita di scalabilita e flessibilita che offrono. Il modello di dati delle Topic Maps definisce infatti alcuni elementi (costrutti nel lessico delle Topic Maps) che combinati fra di loro permettono di esprimere e codificare una gamma illimitata di descrizioni e relazioni e che, per tornare allo scopo originario, permettono di gestire agevolmente indici multipli fondendoli e disambiguando i differenti termini. Il contributo esamina attentamente le corrispondenze e le possibilita di una mappatura tra le topic maps e i principali standard descrittivi archivistici e presenta un esempio con le ISAAR(CPF). I dati contenuti in una descrizione di questo tipo riescono quindi in linea teorica a integrarsi con il linguaggio prescelto, prospettando numerosi vantaggi pratici, sia nella creazione di strumenti di corredo di nuova generazione, sia nell'interscambio di dati fra sistemi informativi archivistici, sia nella costruzione di interfacce flessibili.

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20 Apr 2010-JLIS.it
TL;DR: In this paper, Scimago, a documento gratuitamente consultabile on-line nato by un gruppo di ricerca del Consejo Superior de Investigaciones Cientificas (CSIC) in collaborazione con alcune universita spagnole e Eigenfactor, progetto di riflessione non-commerciale sponsorizzato dal Bergstrom lab dell'Universita de Washington Molto affermato and infine l'H-index (o Indice di Hirsch),
Abstract: Nel mondo scientifico e accademico l'uso di indicatori bibliometrici e ormai largamente diffuso ed e diventato un parametro di giudizio per assegnare fondi di ricerca e valutare i risultati degli investimenti Lo scopo di questo articolo e quello di fornire, senza alcuna pretesa di completezza, spunti di riflessione e consigli pratici per un utilizzo consapevole degli indicatori bibliometrici piu consolidati, segnalandone i limiti e le peculiarita Oltre al piu noto e discusso indicatore bibliometrico, l'Impact factor, sono stati sviluppati negli ultimi anni alcuni sistemi alternativi legati all'open acess Le piu valide alternative sono rappresentate da Scimago, strumento gratuitamente consultabile on-line nato da un gruppo di ricerca del Consejo Superior de Investigaciones Cientificas (CSIC) in collaborazione con alcune universita spagnole e Eigenfactor, progetto di ricerca accademica non-commerciale sponsorizzato dal Bergstrom lab dell’Universita di Washington Molto affermato e infine l'H-index (o Indice di Hirsch), messo a punto nel 2005 da Jorge E Hirsch professore all’Universita della California di San Diego Questo recente indice cerca di ridimensionare alcuni eccessi del Citation index, equilibrando e rendendo compatibili autori molto prolifici, ma con un basso numero di citazioni per articolo e studiosi meno produttivi, ma con un alto rapporto citazione/articolo

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08 Apr 2010-JLIS.it
TL;DR: The catalogo richiede normative and standard catalografici that tengano conto delle finalita della biblioteca in cui il catalogatore opera e delle caratteristiche dell'utenza a cui la bibliotece si rivolge.
Abstract: L'autore esplora l'universo bibliografico attraverso un approccio che utilizza strumenti mutuati dalla filosofia e dalle scienze cognitive Gli studi sul funzionamento del linguaggio e della mente umana possono presentare analisi valide anche per le realta rappresentate dal catalogo, dalla raccolta documentaria e dagli utenti Il linguaggio naturale e stato assimilato da alcune branche della filosofia del linguaggio ad un "gioco" che segue determinate regole, le quali hanno a loro volta uno stretto rapporto con il contesto sociale in cui tale gioco e giocato Allo stesso modo, il catalogo richiede normative e standard catalografici che tengano conto delle finalita della biblioteca in cui il catalogatore opera e delle caratteristiche dell'utenza a cui la biblioteca si rivolge Non esiste catalogo che possa rappresentare l'universo dei documenti, ma cataloghi che rappresentano diversi "universi", multiformemente collegati La classificazione del sapere non e una classificazione della realta e la sua struttura e solo uno dei possibili indici finalizzati a un'organizzazione delle informazioni contenute nei documenti Piuttosto che alla scoperta di modelli unici del sapere l'indagine sulla catalogazione dovrebbe indirizzarsi verso la comprensione profonda della natura, della funzione e delle fruizioni possibili della biblioteca, senza rinunciare alla valenza identitaria della biblioteca in quanto istituto sociale e della biblioteconomia in quanto disciplina accademica

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01 Nov 2010-JLIS.it
TL;DR: Cloud computing and un termine diffusamente utilizzato per riferirsi a una varieta di piattaforme e soluzioni that forniscono capacita di calcolo e di memorizzazione and implementano applicazioni condividendo un medesimo principio: le risorse and i servizi sono dislocati nella rete, spesso in modo indefinito, and forniti attraverso di essa in a modo scalabile as mentioned in this paper
Abstract: Cloud computing e un termine diffusamente utilizzato per riferirsi a una varieta di piattaforme e soluzioni che forniscono capacita di calcolo e di memorizzazione e che implementano applicazioni condividendo un medesimo principio: le risorse e i servizi sono dislocati nella rete, spesso in modo indefinito, e forniti attraverso di essa in modo scalabile. Si tratta di una espressione che sottende una molteplicita di tecnologie ma che si riferisce soprattutto alla modalita di erogazione e fruizione dei servizi, purtroppo non sempre citata a proposito, talvolta abusata, enfatizzata negli ultimi 2-3 anni dalla maggior parte dei produttori ICT, alcuni dei quali stanno cavalcando l’onda della nuova moda anche per riproporre in veste rinnovata soluzioni preesistenti e dunque degna della massima attenzione.1